Yes We Can. Yes We Did by Barack Obama Michelle Obama

Yes We Can. Yes We Did by Barack Obama Michelle Obama

autore:Barack Obama, Michelle Obama [Barack Obama, Michelle Obama]
La lingua: ita
Format: epub
editore: La nave di Teseo
pubblicato: 2017-04-10T22:00:00+00:00


Salve, Chicago! È bello essere a casa! Grazie a tutti. Grazie. Grazie infinite. Grazie. Bene, sedetevi. Siamo in diretta tv, devo andare avanti.

Si capisce che ormai non conto più, perché nessuno fa quello che dico. (Risate.) Vi prego, mettetevi comodi.

Miei concittadini americani, Michelle e io siamo molto toccati da tutti gli auguri che abbiamo ricevuto nelle ultime settimane. E questa sera è il mio turno di ringraziare. Sia che ci siamo trovati in sintonia sia che siamo stati raramente d’accordo su qualcosa, confrontarmi con voi, il popolo americano – nei salotti e nelle scuole, nelle fattorie e nelle fabbriche, nei ristoranti o in lontani avamposti militari –, confrontarmi con voi mi ha mantenuto onesto e ispirato, mi ha fatto andare avanti. Ogni giorno ho imparato da voi. Mi avete reso un presidente migliore. E un uomo migliore.

Sono arrivato a Chicago quando avevo poco più di vent’anni e stavo ancora cercando di capire chi fossi. Ero alla ricerca di uno scopo nella vita. Poi, in un quartiere poco distante da qui, ho cominciato a lavorare con i gruppi parrocchiali, all’ombra delle acciaierie chiuse. È su queste strade che ho sperimentato il potere della fede, e la silenziosa dignità dei lavoratori di fronte alle difficoltà e alle perdite.

Pubblico: Ancora quattro anni! Ancora quattro anni! Ancora quattro anni!

Questo non posso farlo.

Pubblico: Ancora quattro anni! Ancora quattro anni! Ancora quattro anni!

Qui ho imparato che il cambiamento arriva solo quando le persone comuni sono coinvolte, impegnate, e unite nell’esigerlo.

Dopo otto anni da vostro presidente, ne sono ancora convinto. E non è soltanto una mia convinzione. È il cuore pulsante della nostra idea di America, il nostro audace esperimento di autogoverno. È la convinzione che nasciamo tutti uguali, dotati dal Creatore di diritti inalienabili come quelli alla vita, alla libertà e alla ricerca della felicità. È l’insistente consapevolezza che questi diritti, sebbene autoevidenti, non si realizzano da sé; che Noi, il Popolo,1 attraverso lo strumento della democrazia siamo chiamati a formare un’unione sempre più perfetta.

Che idea radicale! Un grande dono che i padri fondatori ci hanno fatto: la libertà di inseguire i nostri sogni individuali attraverso il sudore, la fatica e l’immaginazione, e al tempo stesso l’imperativo di lottare insieme per raggiungere un obiettivo comune, un bene superiore.

Da duecentoquarant’anni, la chiamata della nostra nazione a una cittadinanza attiva ha dato lavoro e scopo alle nuove generazioni. È ciò che ha portato i nostri patrioti a scegliere la repubblica contro la tirannia, i pionieri ad andare verso l’Ovest, gli schiavi a costruirsi con ogni mezzo una strada verso la libertà. È ciò che ha spinto migranti e profughi ad attraversare gli oceani e il Rio Grande.2 Ha spinto le donne a inseguire il diritto di voto, ha dato agli operai la forza di organizzarsi e ai nostri eroi quella di combattere a Omaha Beach3 e Iwo Jima4, in Iraq e Afghanistan. Per questa causa, donne e uomini da Selma5 a Stonewall6 sono stati disposti a dare la propria vita. Ecco cosa intendiamo quando diciamo che l’America è



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